Le piattaforme social: tutto ciò che c’è da sapere su Facebook

Dopo aver chiarito di cosa si occupa un Social Media Manager (qui per leggere l’articolo) ho pensato fosse opportuno porre attenzione sulle varie piattaforme social, con un focus sulle caratteristiche e peculiarità di ognuno.

Facebook è sicuramente la piattaforma più conosciuta da tutte le generazioni. In particolare negli anni ha subito dei cambiamenti rilevanti, adattandosi alle necessità dei suoi membri ed evoluzionando se stessa per non perdere competitività sul mercato.

Ma cosa possiamo dire di Facebook?

Nata come piattaforma per avvicinare gli amici con scambio di “mi piace“, “commenti” e “condivisioniFacebook è strutturata come una community tramite la diffusione di foto, video, stati d’animo, emoji e dirette live. Recentemente ha introdotto una nuova funzione denominata Messenger Rooms per le videochat di gruppo, proprio per non perdere la sua attrattività e per competere con il mercato, in particolare con la piattaforma Zoom, ampiamente utilizzata in questo periodo per le videocall aziendali, riunioni familiari e aperitivi tra amici.

Ma entriamo nello specifico di questo articolo. Perché Facebook è importante nella strategia di una comunicazione social?

In primo luogo – come anticipavo in precedenza – Facebook è il social network più grande ( dopo YouTube e Whatsapp). Numericamente parlando – secondo il Digital Report 2020 – coinvolge in Italia circa 24,5 milioni di utenti, 50% donne e 50% uomini di una fascia d’età compresa tra i 16 e i 65 anni.

Dunque date le premesse attuali: ogni azienda potrebbe essere in grado di posizionarsi sulla piattafoma, selezionando il target specifico di riferimento. Ad esempio un’azienda giovane sulla skin care appartenente dunque al settore cosmetico potrà ritagliarsi la sua fetta di pubblico tranquillamente, allo stesso modo di un’azienda metallurgica. Tra le due, cambiano le modalità e gli strumenti da adoperare.

Inoltre Facebook permette di creare pagine e gruppi. In particolare i gruppi di Facebook possono essere determinanti per comunicare con il nostro target di riferimento.

Ma la peculiarità di Facebook risiedere nel Business Manager, un tool gratuito per la gestione e organizzazione del proprio Business con il quale monitorare e programmare le pubblicazioni, la funzione si chiama Creator Studio (in termine tecnico, schedulare), monitorare i dati statistici tramite la funzione di Insight e gestire campagne pubblicitarie. Servirà solo creare il proprio profilo e registrare l’azienda.

CARATTERISTICHE TECNICHE PER I POST DI FACEBOOK

Prima di incentrarmi sul tema delle linee guida per scrivere, pubblicare o ideare un post di Facebook ci tengo a fare alcune premesse:

  • In primo luogo, quello che scriverò in questo paragrafo non è oro colato o regole da prendere alla lettera. Ogni SMM può decidere in autonomia e in accordo con clienti e responsabili di comunicazione e marketing le corrette strategie da attuare e il modus operandi dei post da pubblicare.
  • Secondariamente, tengo a precisare che ciò che strategicamente funziona su Facebook potrebbe non funzionare sulle altre piattaforme.
  • Inoltre, tutto dipende dalla tipologia di azienda, dal target di riferimento, dall’ambiente e dal mercato in cui l’azienda si posiziona. Ad esempio un azienda che si basa molto sul visual, sul design di interni o che vende gioielli non attuerà le stesse strategie di un’azienda di automobili o mutui.

Detto ciò mi sento di dover trascrivere, per chi voglia conoscere la tipologia di contenuto che potrebbe essere pubblicato sulla propria azienda o semplicemente per chi si approccia per la prima volta a questa professione, quali siano le linee guida per ideare e creare contenuti performanti su Facebook.

  1. Immagini. Quando parliamo di immagini che siano semplici foto o in grafica in formato card, dobbiamo avere a mente che il formato giusto sia l’1:1 (come per Instagram). Delle ricerche hanno confermato che visivamente il formato quadrato è il più performante, perché rende meglio sui device.
  2. Video. Per quanto riguarda i formati video, non c’è una risoluzione migliore ma una consigliata. Come per le immagini è più opportuno utilizzare un formato quadrato ivi possibile, altrimenti anche il comune 16:9 può essere ottimale (come nel caso su citato). Alcune regole: secondo Facebook, i video per performare meglio dovranno avere una lunghezza minima di 3′, in gergo si usa dire che “i video di tre minuti girano meglio su Facebook“. Indubbiamente possono esserci eccezioni; inoltre, se si dispone e si hanno capacità sarebbe meglio sottotitolare il contenuto. Questo perché la maggior parte degli utenti, scorre la Home di Facebook senza attivare l’audio dei video.
  3. Testo. Per quanto riguarda i cosiddetti “stati” non performano adeguatamente come invece potrebbero fare su Twitter. Questo perché Facebook è un social visual.
  4. Sondaggi, marketplace e altro. Seppur i sondaggi e marketplace siano due cose distinte e separate, ho voluto unirle in un unico punto per focalizzare l’attenzione sull’interazione con il pubblico. Facebook permette la possibilità di effettuare sondaggi abbinando una foto e allo stesso modo permette di acquistare prodotti direttamente dalla piattaforma (sia come contenuti sponsorizzati che soprattutto dalla funzione Marketplace).
  5. Messaggi privati. Possiamo citare anche la possibilità di impostare dei messaggi preimpostati, i cosidetti “bot” automatizzati per rispondere a tutte le necessità dei clienti. Indubbiamente monitorando il tutto.

In conclusione possiamo dire che sicuramente la piattaforma di Facebook è una delle più complete e che offre servizi ampi e soprattutto gratuiti, senza dover ricorrere a complessi software di gestione esterna. Nonostante abbia una fetta di popolazione ampia, dai 16 ai 65 dobbiamo effettivamente capire chi è realmente attivo sulla piattaforma, ossia chi vi interagisce, posta contenuti e intrattiene relazioni.

Senza bisogno di citare le ricerche in merito, anzi guardando in maniera superficiale si può osservare come gli attivi siano prettamente una popolazione più matura, e se dobbiamo definirli potremmo sicuramente identificarli nella generazione dei Baby Boomer. In parole povere: coloro che non sono cresciuti insieme alla tecnologia ma che la tecnologia hanno dovuto imparare a usarla e riconoscere.

Un discorso differente va fatto per la generazione dei Millenians, loro sono ancora presenti sulla piattaforma, non interagiscono molto ma ci sono. Leggono, captano, ascoltano ma non pubblicano mai o quasi mai; infine abbiamo la generazione Z, nativi digitali per eccellenza che nella maggiore delle ipotesi non dispongono neanche di un profilo Facebook.

Queste informazioni sono essenziale per capire dove si vuole arrivare. Facciamo l’ipotesi che io sia l’azienda di skincare, che ho citato prima, e mi “vendo” come azienda giovane per giovani fruitori, dunque ho come target la generazione Z dove investirò la mia attività social?

Sicuramente considererò Facebook per i feedback che può fornirmi, ma il grosso della strategia lo attuerò su Instagram o Tik Tok, che come vedremo nei prossimi articoli sono i social network delle giovani generazioni.

Se hai altri esempi concreti o vuoi dire la tua sulla piattaforma Facebook lascia un commento. Il social media management è una continua scoperta e una continua evoluzione; inoltre la sinergia e l’unione fa sempre la forza.

Pubblicato da Federica D'Amico

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